Stage d'orientamento e d'osservazione

Lo stage d’orientamento e d’osservazione aiuta i giovani a conoscere meglio una determinata professione, il mondo del lavoro o un settore in cui svolgere un eventuale stage. Spesso lo stage d’orientamento e d’osservazione è parte della procedura di selezione dell’azienda formatrice. Lo scopo è di verificare non solo l’idoneità professionale del candidato, ma anche se esso è adatto all’azienda, se il contesto di lavoro gli si addice e se i formatori responsabili concepiscono una futura collaborazione con il giovane. Uno stage d’orientamento e d’osservazione è opportuno a partire dalla terza media (VIII anno scolastico) e può durare uno o più giorni. Affinché lo stage sia utile, deve essere preparato in modo accurato e svolgersi in base a un programma prestabilito, che determini i contenuti più importanti relativi all’apprendimento della professione.

I giovani possono ottenere maggiori indicazioni e farsi un’idea più precisa su una professione prendendo parte a giornate informative sulle professioni e sugli stage d’orientamento e d’osservazione.

Di regola, lo stage d’orientamento e d’osservazione non è retribuito; in alcuni casi i responsabili degli stage rilasciano ai partecipanti un breve rapporto scritto che possono allegare al loro dossier di candidatura. Talvolta, i giovani possono portare a casa loro i lavori eseguiti durante lo stage.

Conformemente alla Legge sul lavoro (LL), i giovani ancora soggetti all’obbligo scolastico sono autorizzati ad assolvere uno stage d’orientamento e d’osservazione a partire dai 13 anni. Il tempo di lavoro in quel caso non può superare le 8 ore al giorno collocate tra le ore 6 e le ore 18. In caso di un tempo di lavoro che supera le cinque ore è necessario concedere una pausa di ½ ora. In totale il tempo di lavoro non può superare le 40 ore settimanali. La durata di uno stage non può superare le due settimane.